Scegliere è davvero un’arte complessa.
Sartre diceva “Ciò che non è assolutamente possibile è non scegliere”.
La prima scelta da cui cominciare è quella di darsi la possibilità di scegliere.
E anche non scegliere è di per sé una scelta.
Da cosa può derivare l’incapacità di scegliere?
Ognuno, con la propria storia di vita, può nutrire differenti ragioni che lo portano a questa difficoltà.
- Spesso prendere decisioni è un modo per progredire, per avanzare, per cambiare: questo, talvolta, può generare disagio e bloccare la persona. L’idea di lasciare qualcosa di certo e conosciuto verso qualcosa di nuovo e poco conosciuto può portare alla difficoltà di scelta.
- Scegliere è assumersi responsabilità. Quando scegliamo ci prendiamo la responsabilità verso la scelta, ma anche verso la non scelta. La difficoltà può derivare dal non riuscire a gestire, quindi, le conseguenze della nostra decisione.
- Non sempre le scelte possono rivelarsi giuste o vantaggiose. E la paura di sbagliare scelta è un altro dei motivi che può bloccare la persona. Potrebbe aggiungersi anche la paura del giudizio da parte degli altri di fronte ad una scelta imprudente o fallimentare.
- L’incapacità di scegliere a volte è frutto di una storia di vita in cui non si ha mai, o poco, avuto la possibilità di scegliere; forse qualcuno ha sempre scelto al posto nostro e ora che dobbiamo scegliere non sappiamo come fare.
- Quando si sceglie qualcosa, si abbandona qualcos’altro. Spesso la difficoltà è nel non riuscire ad abbandonare, più che nel non riuscire a scegliere.
L’incapacità di scegliere può portare a sintomi invalidanti e disagevoli (ansia, panico, umore depresso, scarsa autostima,…).
Con un percorso psicologico in cui capire “quando e dove ho imparato a non scegliere” può aiutare la persona a ritrovare la consapevolezza necessaria per decidere se e cosa scegliere.